Ali Al Jallawi (Manama, 1975) è un poeta bahreinita.
Ali Saleh Al-Jallawi, meglio noto come Ali Al Jallawi, ha partecipato a vari festival e a diversi recital di poesie in Gran Bretagna, Siria, Kuwait, Giordania e Bahrain. Le sue critiche al governo del Bahrein lo hanno portato in prigione tra il 1995 e il 1998.
Inizia a scrivere poesie già all'età di 14 anni. In questa periodo le sue composizioni sono caratterizzate dal trattamento della rivoluzione e degli assi politici come primari. A causa, appunto, di un poema in cui ha criticato il regime politico del suo paese viene arrestato. Durante il periodo in cui era detenuto, Al Jallawi, lesse e si istruì su vari argomenti. La sua rigida posizione nei confronti della religione e della politica lascia così il posto a un'intensa apertura intellettuale, sebbene sia ampiamente impegnato a raggiungere un sistema politico più giusto nel suo paese. La sua poesia più recente si occupa di argomenti orientati alla filosofia e all'essere umano. Il suo lavoro più noto è il libro di poesie Dilmuniyat (Dilmun era il nome di un'antica civiltà del Bahrain).
Oggi oltre a scrivere poesie, gestisce un centro di ricerca dedicato alla scrittura, alle minoranze e alle comunità del Bahrain.




